Nella continua ricerca di nuovi “tesori” del nostro Aspromonte e di nuove sensazioni nell’esplorarlo, lo scorso week end ho deciso di raggiungere il comune di San Luca in motocicletta, percorrendo unicamente strade provinciali, dapprima, e interne al Parco Nazionale successivamente.
Partendo da Palmi ho percorso la strada provinciale SP32 che, passando per la contrada “Prato” raggiunge la località “Cirello”. Da lì ho imboccato una serie di strade provinciali secondarie che conducono al Comune di Delianuova, passando per la frazione di Santa Giorgia e, poi, dal Comune di Scido. L’obiettivo era percorrere la strada che da Delianuova conduce ai “Piani di Carmelia”, dopo circa 7-8 km di salita.
Attraversare questi centri abitati pedemontani mi ha sempre trasmesso sensazioni particolari e ancestrali. In questi paesi il tempo sembra essersi fermato e si respira un’aria “diversa”, pur trovandosi a pochi km da casa mia. Meriterebbero un reportage approfondito, e mi riservo di realizzarlo, prima o poi.
Giunto ai “Piani di Carmelia” proseguo fino ad incrociare una strada ulteriormente secondaria, in condizioni non proprio ottimali ma comunque percorribile anche in auto. Questa strada conduce in pieno Parco Nazionale, e si immette su quella che collega il Comune di San Luca con “Montalto“. L’incrocio tra le due strade si realizza in una zona ariosa e con leggeri pendii, molto suggestiva. Conoscevo questo incrocio, ma solo a dicembre 2011, quando percorrei la strada per la prima volta, capii ove conduceva. La strada di collegamento non è molto lunga, ma in inverno si rischia di non passare a causa della neve, infatti in quell’occasione dovetti lasciare la macchina e proseguire a piedi. Di seguito alcune foto di questo inverno.
Giunto a questo incrocio svoltai a destra, San Luca dista da qui 20km, da percorrere nel pieno dell’Aspromonte. Da qui il fondo stradale è in ottime condizioni e scende dolcemente per circa 8 km, attraversando il fitto bosco di pini e faggi. Poi la strada torna a salire per qualche km, per raggiungere un tratto abbastanza arioso e piuttosto pianeggiante, che in questo periodo dell’anno regala al tramonto dei tagli di luce caldissimi e dorati.
San Luca dista ancora circa 8 Km, e prima di imboccare gli ultimi 4-5 km che conducono al paese, si attraversa un altro tratto aperto dal quale e possibile scorgere l’imponente Monolite di “Pietra Cappa“, che occupa circa 4 ettari e raggiunge i 140 metri di altezza.
Pietra Cappa, rocche Castello, pietra Lunga, pietra San Pietro, pietra Tonda e pietra Drione (‘Ndriuni) hanno fatto assegnare alla valle che le ospita il nome di Valle delle Grandi Pietre, raggiungibile attraverso sentieri in salita, tra eriche, lentisco, mirto, corbezzolo, castagno, lecci, cespugli di menta e di origano.
Il viaggio è terminato. Dopo 70km di all’aria aperta e in mezzo alla natura, si raggiunge l’abitato di San Luca, paese di Corrado Alvaro e del Santuario di Polsi. Cittadina che nasconde molti tesori, fatti di tradizioni, di fede e di buon cuore.
Ma di questo vi parlerò un’altra volta.
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